Il Borgo
Storia
Una storia che inizia nel 971
L’Antica Dimora, notificata dalla Sovrintendenza alle Belle Arti di Siena come “bene monumentale storico”, è il frutto di 2 anni di sapiente restauro condotto nel totale rispetto delle caratteristiche originali, utilizzando prevalentemente materiali antichi, recuperati sul posto o ricavati da una paziente ricerca sul territorio circostante.
Le antiche vestigia medievali sono ampiamente riconoscibili sia all’esterno, che all’interno della struttura.
La Dimora risulta perfettamente inserita all’interno dell’antico borgo di San Donato, trovandosi proprio di fronte alla chiesetta romanica, ancora ben conservata, intorno alla quale si stringe un complesso di edifici rurali di antiche origini.

Le prime notizie del Borgo di San Donato appaiono in alcuni manoscritti del lontano giugno 971, nei quali si fa riferimento unicamente e genericamente ad un "borgo, o villa e chiesa" .

Se ne trova nuovamente traccia in una bolla papale del 1220, in cui la piccola pieve del borgo figura fra le chiese di campagna soggette all’autorità di San Gimignano.
Scorrendo cronologicamente le notizie riguardanti il borgo ed i suoi abitanti, veniamo a conoscenza che nel 1308 San Donato subisce l’assalto dei Volterrani, allora in guerra con i Sangimignanesi. Ma è solo del 1576 la prima vera notizia riguardante il borgo sotto il profilo urbanistico e scopriamo che allora il borgo era composto da nove case e quaranta abitanti, adulti e cresimati.
I documenti di tale periodo ci descrivono la struttura di San Donato parlandoci di un nucleo di antiche case disposte intorno alla base di una torre, tuttora visibile, addossata ai fabbricati.
Tramite il catasto Leopoldino abbiamo infine conferma che la famiglia Vecchi, nel diciottesimo secolo, vi costituì una villa. Questa famiglia ricoprì un ruolo importante per la storia più recente di San Donato e, verso la fine del XIX secolo, il nobile Nicola Vecchi finanziò la costruzione dell’attuale campanile ed il restauro della chiesa, che assunse le forme attuali.

Chi Siamo
Antica Dimora oggi
Roberto, Clio, Matilde ed il piccolo Niccolò.
Ecco chi sono le persone dietro all’Antica Dimora; coloro che, con incessante passione, cercano di donarvi la cosa più preziosa, un ricordo sorridente ed indelebile.
Roberto, a capo della restaurazione durata per più di due anni, che lo ha impegnato nel reperimento di materiali unicamente appartenenti al territorio circostante, per la massima preservazione e valorizzazione delle antica vestigia della Dimora, conosce come le sue tasche ogni angolo, ogni dettaglio del casale.
Clio, pronta ad accogliervi con il sorriso e a fare del suo meglio, ogni giorno, per donarvi non semplicemente un piacevole soggiorno, ma un’esperienza memorabile. Clio ama immedesimarsi nell’ospite e cercare di individuare quale sia l’escursione o attività più intrigante per conoscere la parte più genuina ed inaspettata del territorio.
La giovane Matilde, dall’occhio fresco e dall’innato senso artistico, dispensa consigli sulla parte più giovane e “social” dell’Antica Dimora.
Ed infine, il piccolo Niccolò che, a solo due anni di vita adora l’Antica Dimora ed è già l’aiutante ufficiale di babbo Roberto, in tutti i lavoretti di manutenzione, o giardinaggio.
È la terra della scienza e del sapere
non la sente solo chi non vuol vedere.
I suoi borghi son scolpiti nella pietra
armoniosi come il suono della cetra
Affiora nella magia dell 'aurora
l'Antica Dimora
che ti accoglie
e con dolcezza
anche ti scioglie
- Luciano Cicuto

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